Il signor P ha cominciato a guardare

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Lampi di vita

Il traffico intenso di un giorno lavorativo.

La macchina si districa fra strade strette e macchine in doppia fila. Con un’abilità acquisita negli anni e dall’abitudine a continui spostamenti, P. evita pedoni e semafori.

Nella mano destra tiene la sigaretta che istintivamente porta alla bocca e dalla bocca al posacenere.

Spegne la sigaretta e freneticamente raggiunge l’agenda sul sedile accanto, scansando il cellulare ed i fogli sparsi. Colpo d’occhio alla pagina, brusca frenata per il semaforo rosso. Getta l’agenda sul sedile, il suo sguardo corre a destra e a sinistra, una macchina suona. Parla fra se e sbuffa, sente lo stomaco stringersi. Frena e si getta a capofitto con una ruota sul marciapiede.

Afferra l’agenda mentre sgancia la cintura e salta fuori, attraversa la strada quasi senza guardare, assorto nei suoi pensieri e sparisce ingoiato dai palazzi.

Ritorna dopo due ore, apre lo sportello ed i suoi occhi improvvisamente e senza rendersene conto colgono una foglia che fluttua nell’aria, dondola e si posa leggera sul tetto dell’auto. Un volo di un istante, ma che gli appare infinito. Fissa la foglia e ne intravede le sfumature e le nervature.

Chiude lo sportello e con passo incerto, ma leggero si allontana scrutando il cielo.

Il Signor P. ha cominciato a guardare.

 


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